Come fare a conciliare alta cucina e ottimi sapori con cura e prevenzione delle principali malattie metaboliche, delle malattie cardiovascolari, delle malattie autoimmunitarie riuscendo inoltre a raggiungere un alto equilibrio psicofisico? Come fare a curare gastrite, colesterolo, trigliceridi, mangiando bene ma soprattutto “ buono buono” ?
Come fare a dimagrire senza rinunciare ai sapori o peggio, al cibo ? La risposta è davvero molto, molto semplice. Per fortuna, sempre più, sta nascendo la coscienza di noi stessi come individui in grado di lavorare per mantenere un giusto equilibrio psicofisico. Teniamo di più a noi stessi e al nostro benessere, cerchiamo di mangiare bene e spesso ci mettiamo a dieta, mangiamo più frutta e verdura e meno grassi. Crediamo di sapere tutto sul cibo e siamo sempre più attenti alle etichette. Mangiamo fortunatamente più biologico, sappiamo che il cibo è importante, che se mangiamo “grasso” ci fa male, che i formaggi sono “ pesanti,” che i salumi ci possono intossicare, ma non conosciamo in realtà gli straordinari poteri “energetici” del cibo sulle patologie sia in senso sintomatico che in senso più archetipico, arrivando, attraverso un percorso di pietanze, al sè, curando l’individuo nella sua unità psicosomatica. Poco si conosce dell’uso del cibo in senso terapeutico : in una sintomatologia acuta, dalla semplice indigestione, ad una banale infezione virale, nel caso di un intervento chirurgico (sia per quanto riguarda la preparazione del paziente all’ intervento che nel periodo post-operatorio), nei malati terminali e in un’infinità di casi, la pietanza agisce sia sulla sintomatologia dolorosa in generale che in modo specifico e spesso, per non dire sempre, il cibo diventa più efficace di qualsiasi farmaco sia allopatico che omeopatico (l’astensione dal cibo molto meno) . Usare l’eccezionale potere del cibo vuol dire, ad esempio contrastare gli effetti collaterali di numerosi farmaci : nel caso della chemioterapia, nelle anestesie , nelle allergie da farmaco, ecc…
Le malattie croniche più diffuse come la gastrite, la colite e dolori cronici di varia natura, derivanti solitamente da un insieme di concause come intolleranze alimentari , stress, squilibri metabolici ed enzimatici, da un cibo mal tollerato e mal digerito, spesso non rispondono a nessun tipo di terapia anche solo sintomatica, tanto da venir definite per eccellenza malattie di origine psicosomatica. In questi casi una giusta sequenza di pietanze è in grado velocemente di curare l’individuo che, ben presto, si dimenticherà di essere stato un malato cronico. Queste patologie curate nella fase iniziale , con una semplicissima dieta, intesa sempre come sequenza di pietanze, rispondono immediatamente e definitivamente al trattamento. Non credo che ci sia per esse un più efficace ed innocuo metodo di cura. Il cibo pietanza inoltre è in grado di potenziare qualsiasi terapia a qualsiasi livello sia essa attuata, con un effetto sia sinergico con altre terapie sia di contrasto di eventuali effetti indesiderati, fisici , psichici o energetici. Sappiamo che un’attività sportiva mal fatta può danneggiarci, ma non sappiamo che una dieta non adatta a noi, per quanto equilibrata di proteine, carboidrati, sali minerali, lipidi, vitamine , può danneggiarci anche in maniera grave. Soprattutto non conosciamo il potere del cibo che stiamo mangiando, se ci farà caldo, freddo, se ci farà gonfiare, se ci farà aumentare o diminuire di peso se ci farà scaricare o ritenere i liquidi, se farà aumentare o diminuire quel senso di nausea o quel mal di testa, se ci darà energia o ce la toglierà, se ci renderà nervosi o ci tranquillizzerà, se ci farà venire o meno la depressione…..